Venerdì Diciassette Missione "Bracco Brachetti

Arturo e sua madre

E si sissignore ieri Venerdì diciassette e scattata la mia missione che ho chiamato Braccco Brachetti,meta Ciriè...che tra il resto è un paesino delizioso che dista pochissimo dal paese nativo di Arturo ovvero Corio.Quindi sveglia ore 05 passo otto abominevoli ore nel mio quotidiano "Delirium "Tremens ore 14 esco ,e mi scapicollo a casa per i preparativi la vestizione ,la crisi del" cosa mi metto" e del "non c'ho niente in questo armadio finché da un'ansia e l'altra decido il look,mi vesto in norie che fà sempre figo e sfina,quindi caffè con pettinatura incorporata ed esco...Pieno di gas alla macchina ? Fatto!Chiavi di casa? Prese! Cellulare ? Preso!Macchina Fotografica ?Già in macchina ! Cervello? Completamente in pappa.Provo ad usare il navigatore non sono mai stata a Ciriè,e visti gl'incidenti che ho già avuto (mai per causa mia)sono diventata un po più restia a guidare quindi? Absolut Navigator! Sfido la mia paura di spostarmi di riprendere l'autostrada e così via,quindi digito lacittà ,la via e attendo che "la Cesira "(è il nome che ho dato al mio naviga tor)calcoli la strada il tempo e bla,bla,bla,...All'inizio tanto quanto niente di che, quando ho imboccato l'autostrada mi sentivo abbastanza tranquilla ,e poi avendo una missione da compiere ,divento sicuramente più determinata c'è stato solo un piccolo particolare che ha minato la mia pseudo tranquillità...quando digitai sulla Cesira non ho messo uso massimo di autostrade,nella fretta e nell'ansia ho fatto questo piccolo errore che mi ha catapultato nel bel mezzo di una Torino incazzosa e delirante tra le 16 e le 17 di venerdì....per una sciagurata come me poi...chevve lo dico affà...è stato l'abominio più totale,gente da destra da sinistra in continuo sorpasso,passavo dallo sgommare all'inchiodare in pochi metri che manco il Generale Lee faceva di meglio Tiè.Quindi occhi continuamente tra gli specchietti,la Cesira che probabilmente aveva in memoria un tragitto che a causa delle deviazioni mi proponeva l'improponibile con la sua voce stereotipata mi ha pure scandito "APPENA POSSIBILE FARE UN'INVERSIONE A U LEGALE" a Cesì ma che ti sei fumata un'albero? "mi è venuto di urlargli,e poi da quando esistono le inversioni a U legali ? Ma và a morì ammazzata te e tutti i tuoi cugini cibernetici!Non so come ma riesco ad uscire da sta giungla di clacson e fumo e proseguo guardo l'ora ed è già tardi ed io non sono ancora arrivata Arturo sarà a Villa Remert per le 18 ed io sono ancora quì,a capire da che parte sono girata La Cesira ,nel frattempo si riprende ,forse ha qualche rimorso di coscienza e comincia a darmi indicazioni sensate,quindi approdo a destinazione ore 18:15,e trovo pure parcheggio vista la coda di macchine che c'era !Allora mi son detta è destino.Entro in villa dove Signori di un certo stile aspettavano chiacchierando,io mi guardo intorno e mi manca il fiato non tanto per la corsa ma per l'emozione che già mi chiude la gola e mi sega le gambe.Vedo un nastro intatto davanti all'entrata della villa e mi rendo conto che Arturo non c'è ancora quindi prendo respiro guardo il suo libro che stavolta non ho dimenticato e accarezzo la copertina...IL vociare si fa più intenso alzo gli occhi e Arturo è lì davanti a me e accanto a lui L'artista in questione il vice sindaco o il sindaco,non ho ben capito,e altre persone che hanno collaborato a questo bellissimo progetto dividendo la fatica con l'autore delle opere...Prima parlano gli organizzatori poi ,danno la parola ad Arturo che si scusa per il ritardo ma ammette che c'ha messo meno tempo ad arrivare da Montreal stamane che attraversare Torino per venire sino a Ciriè,poi parla della conoscenza che c'è tra lui e l'artista e della sua passione indiscussa per l'arte e per le cose belle ,e per questi motivi e per la stima e l'amicizia che ha con l'autore delle opere ha accettato con piacere di fare da Testimonial,poi altri ringraziamenti da tutti gli altri e via verso il taglio del nastro .Arturo è praticamente assediato,tutti che lo chiamano io timidamente gli cammino accanto ,sono troppo emozionata ,tanto che il discorso che mi ero diciamo preparata l'ho dimenticato nel momento in cui me lo sono trovato davanti,lui è gentile e disponibile con tutti,ma credo un po frastornato,ma sorride si fa scattare foto accetta di farsi fotografare assieme a chiunque gli chieda e non si sottrae ad autografi e domande,Io lo trovo semplicemente bellissimo quando sorride ,perché ha una luce particolare negli'occhi,che rivelano un suo lato dolce quasi femminile...Cerco di avvicinarmi ma non so che dire ,lui nota tutto e credo che ,mi abbia guardato come quando guardi qualcuno che hai già visto,io tra un'entrata e l'altra nelle varie stanze dedicate alla mostra mi metto sulla porta di una di queste cosicché quando lui entrerà sarò la prima che incrocia ...eeeh zacchete!Primo affondo lui arriva io lo saluto ,lui gentile sorride ,e stupidamente gli dico che ci siamo già conosciuti a Milano,ma non pretendo che si ricordi,ma gli rammento che fu Don Silvio a presentarci,lui mi sorride ma nel frattempo lo chiamano,e se lo portano letteralmente via io mi metto in disparte e guardo le opere che sono una più bella dell'altra ma sento la voce di Arturo che risuona nella stanza e lo guardo da lontano così..Le stanze si susseguono così come le opere un via vai gente eccitata che cerca un'autografo,o una foto,io mi muovo senza troppi affanni e cerco il momento buono per avvicinarmi ancora una volta mentre stringo il suo libro fra le mani,così almeno non si vede che mi tremano e soprattutto evito di sbattere ovunque ,perché per me l'emozione è davvero forte...Ultima Stanza dove ci sono quadri con immagini davvero suggestive camerieri in divisa ,passano tra gli ospiti per offrire salatini tiepidi e flut,io ne prendo uno viso che non avevo niente sullo stomaco da ormai 4 ore,poi mentre stavo azzannando questo salatino una signora davanti a me dice fammi" vedere mio figlio che se nò non lo vedo mai" Ocacchio,ma questa è la mamma di Arturo!Il salatino mi si ferma in gola che ancora un po' mi strozzo,lui la vede la saluta dolcemente ,si abbracciano,chissà da quanto non vede penso.I fotografi li subissano di scatti e loro sorridono senza pose,e una gioia naturale quella...Quindi vedo un'Arturo più disteso per un momento e gli occhi di una madre orgogliosa e felice e dopo tutte quelle foto io riesco ad avvicinarmi nuovamente e riesco a farmi firmare il libro,,gli dico che non lo voglio tartassare ,voglio solo una dedica sul libro ,e che tornerò a vedere il suo spettacolo il 16 Maggio .Lui mi dice sorridendo ma Di nuovo? ED Io e certo eh!LO abbraccio gli schiocco due baci,e mi faccio da parte e a fianco chi mi ritrovo?Mamma Brachetti ero assolutamente disorientata,lei lo guardava adorante poi ci siamo guardate e abbiamo cominciato a parlare IO le ho detto che ha fatto un capolavoro e che ha un figlio straordinario,lei per tutta risposta mi ha detto" io lo solo partorito,suo padre è il vero artefice,"poi le ho parlato di me da dove vengo e lei gentile mi ha ascoltato abbiamo pure riso su un paio di battute cretine che mi sono venute lì per lì,poi ha visto suo figlio allontanarsi ed io capendo lo lasciata andare dicendole di affrettarsi altrimenti lo perdeva,poi mi sono diretta al piano di sotto ma Arturo era scomparso come in una delle sue magie,ero stranita ma contenta quando uscivo da quella villa che per me ha fatto da contorno insieme alla bellezza del contenuto,Stranita e contenta torno a casa e non penso alla strada che ho davanti da rifare anzi più che un'autostrada mi sembra una strada in discesa ed io la ripercorro con un senso di leggera euforia...Grazie ai miei angeli custodi che mi regalano giornate come questa grazie di cuore ...